L'EVOLUZIONE SESSUALE



In questo articolo, ho la ferma consapevolezza di trattare da un certo punto di vista la dimensione sessuale in un senso del termine molto più ampio di quello che siamo abituati a concepire.
Tracciando questo percorso, ho la volontà di allargare le coscienze al sociale e non solo, aspiro a creare uno strumento che consenta l’applicazione dei suoi schemi di ragionamento a qualsiasi aspetto della vita degli esseri umani partendo dal presupposto che TUTTO è collegato dalle parole che abbiamo udito e assimilato da bambini; al primo bacio fino ad arrivare alla guerra.
Nella imponente mole di materiale filosofico, esoterico e spirituale che sta traboccando sul web in questo tempo di cambiamento, si fa poco o nulla accenno alla dimensione sessuale. I messaggi canalizzati spingono verso una dimensione dell’amore che trascende l’eros ma credo che finché vibriamo in terza dimensione non dobbiamo trascurare questo aspetto che muove dentro di noi energie potentissime, credo che sia molto utile, invece, cercare di comprendere, di fondere e di coniugare tutte le nostre energie compreso la più potente di tutte, appunto l’eros.
Sondaggi studi e ricerche recenti ci dicono che stiamo assistendo ad un cambiamento, o meglio ad un dilatamento dell’approccio al sesso, che sta influendo sui comportamenti di tutta l’umanità. Sta cambiando l’età in cui ci si avvicina al sesso e dall’altro capo gli anziani sembrano sempre più soddisfatti di cercare il piacere sia in quantità che in età avanzata; cambiano abitudini e costumi o meglio vengono alla luce e si consacrano nella “normalità” atteggiamenti che fino a poco tempo fa venivano considerati immorali; sta emergendo una delicata tendenza alla bisessualità. (ancora credo di dover affermare che a cambiare sia per lo più l’atteggiamento che la massa ha nei confronti di determinati argomenti piuttosto che gli atteggiamenti veri e propri i quali finora erano vissuti spesso più clandestinamente.)
Questi dati confermano un’evoluzione della sessualità che già da alcuni anni molti esperti stanno interpretando come un risveglio consapevole dell’importanza di questa funzione.
Ho detto risveglio che letteralmente indica una fase e un cammino o percorso verso l’evoluzione e non un traguardo già raggiunto.
Io trovo che l’evoluzione sessuale sia strettamente funzionale o strettamente collegata all’evoluzione intesa come un risveglio spirituale delle anime che da un punto di vista esoterico è considerato un passaggio in uno stadio energetico superiore chiamato “quinta dimensione”.
Ciò non toglie che alcune branchie filo-cattoliche, conservatrici e/o religiose in senso generale, gridino l’allarme per una decadenza della morale, secondo loro, sempre più preoccupante.
Cerco di introdurre sempre il concetto, tentando di spalmarlo qua e là lungo le righe che scrivo, dell’esigenza storica da parte di chi detiene il controllo e il potere di arginare questa evoluzione.
Se mai abbiamo avuto dubbi o se ci siamo mai chiesti i motivi di questa schiavitù psicologica che incredibilmente è riuscita a togliere al sesso (e al resto delle nostre espressioni e funzioni) la sua più naturale manifestazione, beh, la risposta è proprio in questo collegamento tra l’evoluzione sessuale e un’evoluzione intesa in senso più ampio e completo, anche dal punto di vista culturale, delle coscienze e, quindi socio/politica.
Sembra che i potenti abbiano sempre saputo, che un popolo che gode è un popolo libero.
Emarginando, svilendo e volgarizzando il sesso, e rivestendolo di una falsa morale che alimenta i sensi di colpa si ottiene un popolo schiavizzato.
Sembra il passo di una ricetta o di una pozione magica o di un rito voodoo.
Certo non potevano spingersi fino a provocare l’estinzione quindi dovevano garantire la procreazione consacrando il rapporto sessuale solo all’interno del matrimonio.
Niente di più semplice.
Ricordiamoci che qualunque abilità negativa abbiamo avuto quei pochi uomini su di noi, glielo abbiamo permesso.
Un concetto filosofico e esoterico di una potenza immane, che è possibile applicare a tutti gli opposti, dice che non si può conoscere una dimensione fino in fondo se non si sperimenta il suo contrario.
L’umanità nel tempo, e l’umanità nel presente, ha ampiamente sperimentato il contrario della libertà anche se la memoria storica e le esperienze contemporanee ne limitano la consapevolezza e, quindi, molti di noi non se ne sono accorti o peggio ancora credono di essere liberi.
Molte informazioni, però, ci arrivano dal contesto attuale che convergono tutte in un disegno che è possibile interpretare come il più grande cambiamento energetico ed evolutivo della storia dell’umanità.
Tali informazioni ci arrivano dal declino della fiducia nelle istituzioni politiche, dal crollo dei sistemi economici e ci arrivano anche da un risveglio collettivo che stiamo vivendo anche se in maniera poco consapevole e difficilmente rilevabile, ancora, a livello sociale.
Se sapremo comprendere e inserirci in questo cambiamento, diventandone, oltre che partecipi addirittura promotori, scopriremo che la terra continuerà a dare i suoi frutti, le menti continueranno ad inventare tecnologie che potranno e dovranno essere eco-sostenibili, e le mani continueranno a creare manufatti modificando un sistema economico che attualmente è solo una gabbia virtuale che compra il nostro tempo e non ci dà la possibilità di riacquistarlo; il crollo di quel sistema economico porterà, se compreso e aiutato dal popolo, ad una più equa distribuzione della ricchezza.
L’evoluzione sessuale fa parte di questo risveglio e io credo che ne sia contemporaneamente la causa e la conseguenza come un concetto di meccanica quantistica.
L’emancipazione sessuale porta inevitabilmente ad un livello superiore di coscienza.
La scoperta individuale del proprio corpo e dei piaceri che può provare, la sinergia tra corpo e mente e la conseguente conquista di una spiritualità erotica eleva l’essere umano alla dimensione più alta che esista o quantomeno che possiamo sperimentare qui sulla Terra in terza dimensione.
Il passo successivo, e stiamo andando anche in quella direzione, è la condivisione di tutto questo nella tensione a sperimentare la “vera” unione di due anime, che non potrà mai verificarsi all’interno di schemi mentali dominati dal possesso, dalla paura e dalla gelosia e meno che mai all’interno di dogmi cattolici o religiosi in genere.
Capite come tutto questo sia una dimensione concettualmente, energeticamente, spiritualmente molto lontana dalla guerra?
Un popolo consapevole e libero di esprimere le proprie pulsioni, comprese quelle erotiche, non può accettare di essere governato come se fosse composto da un branco di esseri senza anima e coscienza.
“Quel” popolo userà la sua ritrovata coscienza e dignità per scegliere tra i migliori, e non tra i peggiori, da chi far gestire gli aspetti pratici della vita in comunità che comunque in una società LIBERA saranno molti meno.

In quest’ottica, tornando alle fasce di età in cui si inizia e si continua a fare sesso, al mutamento dei costumi e la tendenza a varcare i confini molto ben delineati tra maschi e femmine, non stupisce che queste si dilatino perché seguono semplicemente una tendenza di espansione che si avverte, nel corpo, nello spirito, nello spazio e quindi anche nel tempo.
Stiamo varcando la soglia da una moderna schiavitù alla libertà.
Per quanto riguarda i giovani, molti esperti, con il solito catastrofismo, ritengono che essi siano poco o per nulla informati sugli effetti collaterali del sesso, dal rischio di gravidanze indesiderate alla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Da tali convinzioni emerge anche una subdola, volontaria o meno, tendenza al concetto che “una tempo era meglio”, poiché secondo loro un approccio ritardato al sesso era sicuramente accompagnato da più maturità e quindi più informazione.

Ma io non credo che le cose stiano esattamente così; i giovani, con Internet, si ritrovano, oggi, più informati che mai; sono svegli e la loro sessualità si sviluppa prima rispetto al passato perché segue la normale evoluzione di tutto il pensiero collettivo.
Non subiscono quasi più l’influenza della stessa “morale” che hanno subito i loro genitori e, meno che mai, i loro nonni, e non trovano ostacoli sotto forma di pregiudizi; in più comunicano tra loro in tempo reale attraverso la tecnologia, confrontandosi e formandosi opinioni più libere e disinibite.
È ovvio che attraverso questi elementi ci si trovi di fronte ad un progresso.
Le percentuali di “incidenti”, naturalmente esistono ma non devono fare da deterrente, semmai al contrario, e qui appoggio i sostenitori, dobbiamo assicurarci che le cose fluiscano per limitare i danni ma non dobbiamo limitare il naturale progredire delle cose.
Un conto è impegnarci per informare i nostri figli ma lasciarli comunque liberi di vivere le esperienze proprie del loro tempo e un conto è limitarli.
Probabilmente il risultato, in percentuale, dei danni sarebbe lo stesso ma il primo è calcolato su un numero molto più alto di esperienze libere e questo a me sembra il risultato migliore.
Dagli studi emerge un dato rassicurante: le ragazzine hanno nei confronti della verginità lo stesso identico rispetto e considerazione di tutte le ragazzine di sempre.
La natura ha dato loro, e di riflesso anche ai maschi, la possibilità di non correre e di riflettere su un atto che psicologicamente proietta la persona nel mondo degli adulti.
L’imene è uno strumento più psicologico che fisico ed è un piccolo ostacolo che la Natura sembra abbia progettato perché si possa valutare con calma la nostra sessualità.
Se è sempre stato considerato il simbolo della purezza, oggi lo si può considerare anche come uno strumento che induce non a ritardare ma a riflettere sull’importanza della dimensione erotica.
Per quanto riguarda atteggiamenti e costumi, un altro focus è da fare su quegli aspetti della nostra sessualità che vedono crescere una sempre maggiore curiosità verso esperienze quali il sesso occasionale, il sesso di gruppo e lo scambio di partners. Verso queste realtà, alcuni esperti sessuologi e psicologi, che fondano i loro studi su influenze, a mio avviso, cattoliche, dogmatiche e perbeniste, contrappongono sempre queste realtà con l’immagine della coppia delineata in uno schema consolidato e monolitico. (non dimentichiamo lo scarso valore umano che era attribuito al ruolo della donna all’interno di un simile schema in passato)
Questa fazione umanistica, in altre parole, grida l’allarme verso una degradante attitudine sessuale capace, secondo loro, di minare le basi morali della nostra società. Indubbiamente, molto spesso, queste realtà vengono vissute senza dignità e in modo inconsapevole del fatto che una sana liberalizzazione sia oltremodo urgente, creando dimensioni energetiche negative in situazioni che per loro natura non lo sarebbero. Ma di contro anche la visione idilliaca della coppia dovrebbe essere un attimino rivista e messa sotto esame.
La coppia, come valore sociale discutibile, viene sempre data per scontata ma ce ne sono tantissime che stanno insieme per motivi che alla base hanno la stessa mancanza di dignità e di consapevolezza che molti studiosi imputano a quelle realtà che contrappongono alla coppia stessa .
L’immagine idilliaca del rapporto a due stabile e duraturo, non va mai presa come modello assoluto perché molto spesso tra i due individui c’è un collante che è tutto tranne amore.
Stare insieme in un rapporto “solido” non significa assolutamente non avere problemi.
Ad ogni modo il pensiero largamente diffuso sul sesso alternativo alla coppia lo definisce sesso senza amore. Ma io non sono assolutamente d’accordo con una opinione che vuol tradurre tutto in superficialità e aridità sentimentale.
Allora il sesso in un matrimonio degenerato nella noia, nell’insofferenza e nella perdita di complicità è da definirsi sesso con amore perché non è occasionale?
Basta, vi prego basta! Non se ne può più.
Parliamo di amore e non sappiamo neanche cosa sia.
Queste sono le false “verità”, gli equivoci delle parole, e a volte gli strumenti usati da chi ha interesse a creare confusione. Si può amare molto di più uno sconosciuto in una notte che un marito o una moglie in trent’anni di matrimonio.
Certo è che per capire questo concetto dobbiamo sapere cosa sia davvero fino in fondo l’amore e soprattutto come, quando, e dove si manifesta e tutti i suoi livelli e soprattutto smettere di credere che un matrimonio o un’unione “stabile” sia sinonimo di amore.
Volete capire che queste sono le convinzioni che ci sono state imposte?
Il sesso alternativo alla coppia non ha niente che non va se lo viviamo con le persone che ci piacciono davvero, ma davvero, al nostro essere più vero, non a quello che crediamo di essere o a quello che ci hanno fatto credere che siamo.
Dobbiamo partire dal presupposto che un sesso sano, dignitoso e consapevole, in qualsiasi dimensione si dilati e soprattutto rispettoso del sé e degli altri, è un’energia diametralmente opposta alla violenza e alla guerra.
Ecco come arrivo ad inserire questi argomenti in un contesto di evoluzione. Non è possibile evolvere spiritualmente e prepararsi all’ascensione nelle dimensione ulteriori, senza comprendere e liberare anche questo aspetto del nostro essere che peraltro vede coinvolte le nostre energie più potenti.
Per evolvere spiritualmente dobbiamo far evolvere anche l’aspetto della nostra sessualità, liberarci da schemi e gabbie che limitano e condizionano le nostre pulsioni, i nostri desideri e le nostre curiosità.
Dobbiamo rivedere le nostre morali, dobbiamo rivedere il valore che attribuiamo alla coppia, dobbiamo liberarci del senso di possesso e dalle gelosie che questo crea, proprio per andare incontro all’energia dell’amore incondizionato che ci viene quotidianamente e costantemente insegnato dai maestri spirituali che ci stanno guidando verso l’ascensione.
E nel fare questo, dobbiamo sapere che ciò di cui ci stiamo liberando, ci è stato imposto da menti oscure, seppur geniali, che ci hanno tratto in inganno sulla nostra stessa natura.


Davide Ragozzini


Fonte: La schiavitù nel pregiudizio sul sesso – Davide Ragozzini



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