Strade e palazzi fan
le città
e il verde son pochi
che san dove stà
d’asfalto e cemento è
fatta la mente
e sempre più triste
sembra la gente
tutti si muovon di
corsa o di fretta
per salir sembrerebbe
sopra una vetta
ma a scalar con
fatica
non van su pei monti
s’affannan a riempir
nelle banche
i loro conti
almeno così facevan
all’inizio
quando il lavoro era
più redditizio
ma ora che tutti
parlan di crisi
si vedon nei volti
più pochi sorrisi
ognuno di loro sta
attento alle spese
per arrivar col denaro
..a fine mese
scontenti che
dell’agio
ne sono privi
non vedono che nel cemento
...son sepolti vivi
ma credo che quello
che
succede adesso
sia l’occasione per
rivalutare il progresso
perché con la
felicità l’abbiam confuso
.......un po’ troppo
spesso
Io non sono né un
saggio e né un profeta
ma posso amare soltanto
il nostro pianeta
che con i fiori e gli
animali
ci ricorda che in
fondo
siam tutti uguali.
Davide Ragozzini
Nessun commento:
Posta un commento